Paolo Franzinelli BLOG

Il futuro della previdenza italiana tra demografia, occupazione e immigrazione: luci e ombre dal Rapporto CNEL 2025
Previdenza, lavoro e immigrazione. Il rapporto del CNEL, luci e ombre

Rapporto del CNEL 2025

Il mercato del lavoro influenza la previdenza sociale

La sostenibilitร  del sistema pensionistico italiano dipende da variabili chiave: occupazione, qualitร  del lavoro, dinamiche demografiche e produttivitร . Il XXVI Rapporto CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) rappresenta una base informativa imprescindibile per comprendere dove stiamo andando. Analizzando la pubblicazione con i dati aggiornati al 2024, il documento segnala un miglioramento occupazionale solo parziale, accompagnato da debolezze croniche che rischiano di minare la tenuta della previdenza pubblica a ripartizione.


2. Dati chiave: occupazione in crescita, ma con squilibri

  • Tasso di occupazione Italia (2024): 62,2%, il piรน basso dโ€™Europa.
    • Germania: 77,4%
    • Francia: 69%
    • Spagna: 66,1%
  • Divario di genere: 71,1% maschi vs. 53,3% femmine.
  • Giovani (15-24 anni): occupati solo il 19,7%.
  • Inattivi totali (15-74 anni): 12,4 milioni (33,4% della popolazione in etร  lavorativa).
  • NEET (15-29 anni): in calo, ma ancora oltre 1,3 milioni.
  • Crescita dellโ€™occupazione nel 2024: +352.000 unitร , soprattutto over 50.
  • Contratti a tempo indeterminato: +508.000 (+3,3%).
  • Contratti temporanei: in calo, ma ancora oltre 2,75 milioni.
  • Part-time involontario femminile: 29,8%, superiore alla media UE (27,9%).
  • Tirocini extracurriculari e apprendistato: in diminuzione rispettivamente del -28,7% e -8%.

3. Le implicazioni per il sistema previdenziale

3.1. Invecchiamento e posticipo pensionistico

Lโ€™incremento della forza lavoro over 50, unito al minor tasso di uscita per vecchiaia, contribuisce a un aumento dellโ€™etร  media dei lavoratori. Questo allevia temporaneamente la pressione sulla spesa pensionistica, ma accentua lโ€™esigenza di un ricambio generazionale che oggi รจ debole.

3.2. Fragilitร  contributiva

Molti nuovi occupati rientrano in segmenti a basso reddito, temporanei o part-time, che generano versamenti contributivi insufficienti. Il divario salariale tra italiani e migranti (+26,3% a favore dei primi) e tra uomini e donne incide ulteriormente sulla capacitร  del sistema di accumulare risorse.

3.3. Demografia stagnante e migrazione giovanile

Con una natalitร  ai minimi e oltre 350.000 giovani emigrati (fascia 25-34 anni) dal 2013 al 2022, lโ€™Italia riduce la propria base contributiva futura, rendendo piรน difficile il finanziamento delle pensioni a lungo termine.

3.4. Inclusione insufficiente di lavoratori fragili

Il rapporto mostra che solo il 33% delle persone con disabilitร  gravi lavora. Lโ€™elevata inattivitร  (soprattutto nel Sud) e le barriere allโ€™ingresso nel mercato del lavoro aggravano la situazione previdenziale.


4. Tabella di sintesi: impatti su previdenza italiana

Fattori PositiviCriticitร  per il sistema previdenziale
Aumento occupazione stabile (+3,3%)Tasso di occupazione piรน basso dโ€™Europa (62,2%)
Calo contratti temporanei e piรน conversioni a tempo indeterminatoLavoro giovanile e femminile ancora marginale
Coordinamento CNEL-INPS-INAIL per monitoraggio e datiPrevalenza di occupazione a bassa contribuzione (part-time, contratti brevi)
Maggiore trasparenza su contratti e trattamenti retributiviAlta emigrazione giovanile qualificata
Crescita previdenza integrativa in alcuni settori (es. credito)Divari territoriali fortissimi: Sud al 49,3% di occupazione, Nord al 69,7%
Proposta di osservatorio permanente su salute e lavoroInattivitร  strutturale: 42,4% delle donne non cerca lavoro

5. Previdenza integrativa: una via obbligata?

Nella parte III del rapporto, CNEL indaga il welfare contrattuale del settore del credito, mostrando una copertura capillare della previdenza complementare. Questo modello puรฒ rappresentare una best practice da estendere ad altri settori, promuovendo:

  • Detassazione dei contributi integrativi.
  • Maggiore consapevolezza tra lavoratori autonomi e giovani.
  • Incentivi alla contrattazione aziendale e territoriale per fondi pensione negoziali.

6. Opinione: la previdenza ha bisogno di una triplice azione

1. Allargare la base contributiva

  • Incentivare lavoro femminile e giovanile.
  • Facilitare la regolarizzazione del lavoro sommerso.
  • Integrare migranti stabili nel mercato del lavoro.

2. Potenziare la previdenza complementare

  • Rafforzare il secondo pilastro su base contrattuale.
  • Educare finanziariamente i lavoratori su vantaggi fiscali e rendimento.

3. Collegare welfare, produttivitร  e previdenza

  • Introdurre premi previdenziali nei contratti di produttivitร .
  • Usare la contrattazione di secondo livello come leva per la sostenibilitร  del sistema.

7. Conclusione

Il futuro della previdenza italiana non si gioca solo nei bilanci dellโ€™INPS, ma nella qualitร  dellโ€™occupazione di oggi. Se non si colmano i divari territoriali, di genere e generazionali, e se non si rende strutturale la previdenza integrativa, il rischio รจ un sistema in crisi permanente.


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